La prima pista ciclabile fotovoltaica d’Italia è made in Bicocca. Già, il futuro ci riserverà anche pedalate su percorsi a celle fotovoltaiche, dopo le passeggiate sul medesimo terreno in quel di Barcellona. Chi lo avrebbe mai detto?!
Come reso noto da Il Giorno, la rivoluzionaria pista sarà realizzata a Milano, in zona Bicocca. La zona non è stata scelta a caso, anzi: l’ateneo meneghino ha commissionato l’opera alla start-up innovativa Bys Italia, una controllata di InfinityHub, azienda veneta che sviluppa progetti condivisi di efficientamento energetico.
Si tratta di un progetto sperimentale che realizza un perfetto connubio tra mobilità e produzione di energia pulita, grazie a una tecnologia di ultima generazione; la pista ciclabile fotovoltaica, infatti, sarà da uno strato di 4 millimetri di cristallo con trattamento ceramico, che rende la pista anti-scivolo e resistente agli urti che può subire.
Vi chiederete forse dove saranno i pannelli fotovoltaici? Presto detto: sotto questo sottile manto di cristallo, ben ancorati al suolo.
L’obiettivo dell’Università e di InfinityHub è quello di riuscire ad aprire un primo tratto della pista, in via sperimentale, già entro la fine dell’anno, molto probabilmente nel mese di dicembre. In un secondo momento, come racconta sempre il quotidiano locale, il percorso si potrà estendere fino ad arrivare alla stazione della metro lilla Bicocca, in viale Fulvio Testi.
“La sostenibilità deve sempre andare di pari passo con la condivisione del valore aggiunto che si va a creare. Uno dei nostri punti di forza è quello di coinvolgere altri attori sociali, come fatto di recente a Milano durante il Crowdfundme day”, le parole di Massimiliano Braghin, Ceo di InfinityHub, che – infine – ha spiegato: “Trattandosi di una tecnologia sperimentale, sarà l’azienda ad assumere la gestione della pista ciclabile. L’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico, invece, alimenterà le stazioni di ricarica per le biciclette elettriche che verranno installate proprio in piazza della Scienza. In un secondo momento, però, si può pensare di collegare la pista ai contatori dell’Università Bicocca così da contribuire ai consumi energetici dell’ateneo”.