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La manutenzione del materiale per l’antinfortunistica

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Numerose attività lavorative devono essere svolte indossando appositi DPI, o Dispositivi di Protezione Individuale. Le normative che riguardano la sicurezza sul posto di lavoro obbligano i datori di lavoro a scegliere, acquistare e fornire ai propri dipendenti i DPI necessari perché la loro attività lavorativa sia svolta nel modo più sicuro possibile, dopo ovviamente aver valutato dispositivi di protezione collettivi e anche la predisposizione di postazioni lavorative esenti il più possibile da rischi. Forse non tutti sanno che le medesime norme prevedono che il datore di lavoro si occupi anche della manutenzione dei DPI.

La manutenzione dei DPI

Il materiale per l’antinfortunistica è moltissimo, si va dalle maschere facciali agli occhiali, dalle protezioni per le mani fino a quelle per il volto, le gambe o la testa. Tutti i dispositivi che un lavoratore utilizza durante la propria attività quotidiana devono essere sempre in perfette condizioni. È quindi necessario pulirli, a volte anche lavarli, così come intervenire alla loro sostituzione o riparazione nel caso in cui mostrino strappi o rotture di qualsiasi genere. A tale scopo il datore di lavoro è tenuto a fare una verifica regolare dei DPI affidati ai propri dipendenti; può svolgere questa attività in prima persona o anche chiedere aiuto al responsabile della sicurezza o a un consulente esterno. In particolare laddove un DPI non possa essere riparato o sistemato lo si dovrà sostituire subito. Ci sono anche dispositivi per l’infortunistica che si possono utilizzare solo per un ridotto e preciso numero di ore; al termine di tale periodo è obbligatorio sostituirli, in caso contrario l’addetto non potrà svolgere la propria attività lavorativa.

DPI lavabili

Alcuni DPI vengono lavati regolarmente, come parte dell’attività di manutenzione. È il datore di lavoro che si deve occupare di questo tipo di servizio, anche perché è tenuto a conoscere per ogni DPI fornito ai propri dipendenti la migliore modalità di pulizia o di lavaggio. In rari casi è possibile che il singolo DPI sia lasciato al lavoratore, perché si occupi del lavaggio in autonomia. Le normative specificano che in tali casi, che riguardano una minima parte dei DPI, il datore di lavoro dovràriconoscere al dipendente una somma in denaro che vada a coprire le spese sostenute per il lavaggio del DPI.

DPC: dispositivi di protezione collettivi

Il datore di lavoro ha l’obbligo di effettuare la manutenzione anche dei dispositivi di protezione collettivi (DPC). Questi sono dispositivi per la sicurezza sul lavoro che servono a proteggere dai potenziali incidenti tutti i lavoratori come gruppo. Fanno parte dei DPC le cassette per il pronto soccorso, la segnaletica che indica le uscite di sicurezza o gli obblighi a indossare specifiche protezioni in alcune zone dell’azienda, così come tutto ciò che riguarda la protezione dagli incendi, come ad esempio gli estintori. Per alcuni di questi dispositivi la normativa precisa che le verifiche e i controlli debbano essere certificati da personale abilitato. È il caso degli estintori, ad esempio, che periodicamente devono essere verificati e controllati da specifiche aziende. Il datore di lavoro ha poi l’obbligo di mantenere in perfetto stato tutti i DPC, compresa la cartellonistica presente in azienda.

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