Vaccino, Facebook nel mirino del Presidente Biden

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Facebook uccide le persone“. Queste le parole del Presidente degli Stati Uniti davanti a un giornalista della NBC. Nel mirino ci sono i contenuti che disincentivano le persone a ricevere il vaccino anti Covid. “L’unica pandemia che abbiamo è tra i non vaccinati” ha dichiarato Biden.

La reazione di Facebook sul vaccino

La reazione del colosso dei social non si è fatta attendere. Guy Rosen, VP Integrity di Facebook, ha prontamente risposto:

“In un momento in cui i casi di Covid-19 sono in aumento in America, l’amministrazione Biden ha scelto di colpevolizzare alcune aziende di social media americane. Anche se i social media svolgono un ruolo importante nella società, è chiaro che abbiamo bisogno di un approccio che coinvolge la società nella sua interezza per porre fine alla pandemia. E i fatti, non le accuse, dovrebbero contribuire a caratterizzare questo impegno”.

Facebook ha rispedito al mittente le accuse mosse con i risultati di un sondaggio realizzato con l’Università Carneige Mellon di Pittsburgh e l’Università del Maryland: l’85% degli utenti americani che frequentano la piattaforma si è vaccinato o vuole farlo.

Per il colosso big tech, l’accusa del Presidente è da addursi alle promesse non mantenute. Biden aveva promesso in campagna che entro il 4 Luglio, ci sarebbe stato già il 70% di vaccinati. Ma così non è andata.

Biden contro Facebook

La rettifica di Biden

Il Presidente Usa, visto lo scalpore suscitato dalle sue parole, ha rilasciato una dichiarazione:

“Facebook non sta uccidendo le persone, queste 12 persone stanno facendo disinformazione. Intendevo questo. La mia speranza è che Facebook, anziché prenderla sul piano personale, faccia qualcosa per la disinformazione, la vergognosa disinformazione sul vaccino“.

I social – le piattaforme dell’informazione 2.0 – non fanno abbastanza per eliminare i contenuti falsi contro il vaccino, secondo Biden. Le tesi complottiste abbondano anche in America, tra chi ritiene i vaccini causa di autismo e chi pensa che servano per controllare l’umanità. Niente di nuovo anche per noi italiani, che abbiamo visto le manifestazioni contro il Green Pass in tutta Italia, legittime, ma spesso fomentate da persone no-vax.

La disinformazione dei social sembra intrinseca al mezzo, non debellabile, nonostante un’inchiesta del Guardian abbia identificato i colpevoli del 65% dei post fake news contro il vaccino. Questi sarebbero una dozzina di persone in grado di raggiungere 70 milioni di persone. Medici, bodybuilder, blogger specializzati in wellness, estremisti religiosi e anche uno dei nipoti di Kennedy. Un potpourri che sta incidendo in maniera determinante sulla società americana, sfruttando i mezzi più moderni.

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