La città di Cahors è racchiusa in un’ansa del fiume Lot, in Francia.
Sul corso d’acqua, a ovest, si trova il ponte Valentré, risalente al XIV secolo e riconosciuto dall’Unesco come patrimonio dell’umanità. Specularmente sull’altro lato dell’ansa, e ugualmente patrimonio Unesco, il Duomo di Saint-Etienne.
In questo contesto ha saputo muoversi il progettista Antonio Virga Architecte.
Nello specifico, in Place Bessières, ex zona militare poco più a nord rispetto alla cattedrale e a pochi passi dalla riva del fiume. Il progetto di riqualificazione concepito ha riformulato la simmetria del preesistente complesso attraverso la ricostruzione dell’ala est – una caserma distrutta da un incendio nel 1943 – ora adibita a cinema con il nome di Le Grand Palais.
Piazza, museo e cinema
Cambia la funzione, cambiano gli ambienti. Precedentemente utilizzata come parcheggio, Place Bessières è stata trasformata in un ampio spazio urbano pedonale protetto e limitato da una fila di alberi. La piazza è stata pavimentata in laterizio e attrezzata con una caratteristica area verde al centro, denominata L’oasi.
Il Museo della Resistenza, prima ospitato in un edificio demolito, è stato ubicato all’ultimo livello del Grand Palais, con un ingresso nettamente separato dal cinema.
La disposizione è rigorosa. Gli edifici e gli spazi esterni adiacenti sono stati organizzati in linea con i modelli che regolavano le strutture militari e pubbliche ottocentesche. L’obiettivo è quello di ripristinare la scala precedente: per questo gli spazi sono trattati con semplicità monumentale e unità di materiali.
Monumentalità moderna
La forma monolitica del cinema è sottolineata dai mattoni a vista ma viene alleggerita ai piani superiori da una mashrabiyya composta da piccole perforazioni.
L’intricata alternanza di pieni e vuoti ha un duplice scopo: il primo è ravvivare gli spazi interni durante il giorno grazie al gioco di luci e ombre, mentre il secondo consiste nell’impreziosire la facciata con minuscole luci scintillanti nella notte.
Alle spalle del monolite in mattoni si contrappone un volume in metallo perforato e dorato, che non è visibile dalla piazza urbana, ma si affaccia su un parcheggio interno. La sua funzione è quella di filtro: distanzia l’edificio dagli edifici preesistenti e allo stesso tempo rende più evidente il binomio cinema-piazza in laterizio, direttamente riconducibile alla storia del paese.
LA SCHEDA
Progetto: Cinema Le Grand Palais
Luogo: Cahors, Francia
Progettista: Antonio Virga Architecte
Paesaggista: Grue
Fine lavori: 2020
Crediti fotografici: © Luc Boegly (e © Pierre Lasvenes per la foto aerea)