Grattacielo Intesa Sanpaolo di Torino, il primo di Renzo Piano in Italia

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Il grattacielo Intesa Sanpaolo progettato dall’architetto Renzo Piano, doveva inizialmente spiccare verso l’alto per ben 200 metri, ma la sua vicinanza al centro storico della città portò il team di lavoro a rivedere i piani iniziali. Il grattacielo fu così ridisegnato per non superare il simbolo della città, la Mole, rispetto alla quale risulta più basso di appena 25 centimetri.

Cosa si trova all’interno del grattacielo Intesa San Paolo

Interno grattacielo Intesa Sanpaolo

Con i suoi 38 piani, più 6 interrati, il grattacielo Intesa Sanpaolo è uno dei principali protagonisti dei grattacieli di Torino. Oltre agli uffici della banca, l’edificio ospita alla base anche un auditorium sospeso, che utilizza tecnologie in grado di modificare la geometria della sala in base all’evento ospitato.

All’ultimo piano, a 150 metri di altezza, invece trovano posto uno spazio espositivo, un ristorante, un lounge bar e una serra bioclimatica con vista sulla città.

Architettura del grattacielo

Inaugurato il 10 aprile 2015, il grattacielo Intesa Sanpaolo si è aggiudicato la certificazione ambientale Leed platinum per la categoria New Construction e nel 2019 ha ottenuto, unico edificio in Europa, la seconda certificazione Leed Platinum per la categoria “gestione sostenibile dell’edificio”.

Sostenibilità del grattacielo Intesa Sanpaolo

Il grattacielo Intesa Sanpaolo tra i più sostenibili

A permettere il conseguimento di questo incredibile risultato c’è la grande attenzione riservata dall’architetto Renzo Piano alla sostenibilità.

L’edificio è infatti alimentato da energia elettrica proveniente da fonte rinnovabile certificata e da 1.600 mq di pannelli fotovoltaici installati sulla facciata sud; nelle parti est e ovest, invece, le pareti vetrate dispongono di un sistema motorizzato di lamelle apribili, basato su una rete di sensori che rileva le differenti condizioni climatiche giornaliere e stagionali.

Inoltre il sistema di riscaldamento e raffreddamento a pompa di calore sfrutta l’energia termica dell’acqua di falda, mentre l’acqua piovana viene raccolta in speciali serbatoi e riutilizzata per le aree verdi. Il sistema di illuminazione interno, per l’80% a Led, regola l’intensità in funzione della quantità di luce naturale e della presenza di persone.

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