Di Hyperloop – il treno a levitazione magnetica che promette di cambiare il mondo delle ferrovie – ne abbiamo parlato in questo articolo. Arriverà nel 2030 e promette di percorrere Milano-Roma in soli 30 minuti.
Per funzionare necessita di un’infrastruttura che in Italia non esiste ancora: tunnel a bassa pressione che minimizzano l’attrito e permettono di percorrere a velocità sostenuta lunghe distanze. Con questo sistema Hyperloop raggiungerebbe i 1.200 km/h. Ma come fare a realizzare un’impresa del genere in un Paese come l’Italia dove i lavori per le grandi opere sono perennemente cristallizzati?
La possibile alternativa con tecnologia Magrail
La Rete Ferroviaria Italiana ha pensato ad una soluzione ad hoc: far viaggiare treni a levitazione magnetica senza tubi e su binari già esistenti. Se sia possibile o meno ancora non è dato saperlo, ma l’impegno c’è.
Il 18 Giugno è stato firmato un Memorandum of Understanding da Vera Fiorani, Amministratrice Delegata e Direttrice Generale di RFI, e Przemyslaw Paczek, CEO di Nevomo, nel quale le due società si impegnano a studiare la fattibilità del progetto.
Il Memorandum tra Rfi e Nevomo
Nevomo è la società polacco-svizzera che vorrebbe portare in Italia la sue tecnologie per unirsi alle competenze territoriali della Rete Ferroviaria Italiana per creare un progetto pilota che utilizza il sistema Magrail. Si tratta di un sistema integrato che sposa la tecnologia a levitazione magnetica sulla nostrana rete ferroviaria. Se il progetto superasse la fase dei test, viaggeranno sulla stessa rete ferroviaria i treni consueti con quelli a levitazione magnetica.
Nevomo e RFI chiederanno alla Comunità Europea un finanziamento per la creazione di un circuito di prova sulla rete ferroviaria italiana a Bologna San Donato. Qualora il progetto Magrail passasse i test, il circuito bolognese verrebbe utilizzato per la certificazione e l’omologazione.
I benefici
Il treno a levitazione magnetica aumenterebbe del 75% la velocità delle nostre reti ferroviarie, ma non solo.
Questo progetto getterebbe le basi per soluzioni tecnologiche di mobilità sostenibile e potrebbe cambiare in pochi anni il volto delle nostre ferrovie. Tutto dipenderà dai test. Se le nostre reti ferroviarie riusciranno a supportare i treni a levitazione magnetica, la mobilità italiana potrebbe andare incontro a una svolta storica.