Il mondo dello spettacolo e del doppiaggio si preparano a una nuova evoluzione-rivoluzione. La startup israeliana Deepdub introdurrà forti cambiamenti circa l’esperienza dei servizi di streaming: con il servizio offerto, infatti, sarà possibile doppiare i dialoghi nella lingua desiderata, mantenendo invariata la voce dell’attore, bypassando parzialmente l’intervento dei doppiatori. Come? Grazie a un doppiatore d’eccezione: l’intelligenza artificiale.
Deepdub, fondata nel 2019 e con sede a Tel Aviv, è una startup impegnata soprattutto nel settore del doppiaggio. Grazie al suo sistema che sfrutta l’IA per ricreare i dialoghi in qualsiasi lingua utilizzando la voce originale dell’attore, potrebbe rivoluzionare completamente il mondo del cinema e dello streaming.
Il servizio, infatti, è dotato di un sistema di deep learning e autoapprendimento che permetterà di migliorare le proprie prestazioni di volta in volta.
Il deep learning consente di memorizzare i tratti caratteriali della voce e, quindi, riprodurli in qualsiasi lingua si desideri.
Il sistema sviluppato è destinato principalmente alle più grandi piattaforme di streaming come Netflix, Disney+, HBO Max e tanti altri. Inoltre, è stato presentato alle grandi compagnia hollywoodiane e ha riscosso un notevole successo.
Deepdub rappresenterebbe dunque la possibilità di tradurre e rendere disponibili tutti quei prodotti che non sono stati ancora tradotti o adattati. Ad oggi, Deepdub è in grado di tradurre in sei lingue, ma il margine di miglioramento consentirebbe di arrivare ad oltre 60 a breve. Nonostante l’alta qualità delle traduzioni, resta fondamentale la supervisione e l’eventuale intervento di esperti del settore, in modo da rendere più fluidi e naturali gli adattamenti, soprattutto in opere più complicate e di alto calibro.
Alternative a Deepdub per il doppiaggio con intelligenza artificiale
L’idea di Deepdub non è di certo unica nel suo genere. Sebbene sia la prima vera applicazione nel campo dello spettacolo, ci sono altre realtà che hanno già intrapreso questa strada in altri settori. Ne è l’esempio Resemble, un’azienda canadese che ha sviluppato un sistema capace di riprodurre la stessa voce in lingue diverse, ma utilizzato soprattutto per i call center automatizzati e in software che simulano conversazioni tra un computer ed un umano.
Un’altra iniziativa a cui prestare un occhio di riguardo è quella di Synthesia, i cui sviluppatori puntano a far combaciare le immagini alle parole tradotte nella lingua desiderata.
Un ulteriore punto di forza della startup israeliana sta nei bassi costi e nei tempi brevi impiegati per la traduzione delle opere. Deepdub, infatti, può doppiare una serie televisiva composta da otto episodi in sei settimane, un periodo di tempo molto ridotto rispetto alle classiche tempistiche. Di conseguenza, impiegando meno tempo anche i costi subiscono una drastica riduzione.
Rimane da valutare l’impatto che avrà Deepdub sul mercato del lavoro in Italia e nel mondo. È molto probabile che, comunque, verrà sempre preferito rivolgersi ai doppiatori professionisti per film o serie tv di una certa importanza.