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Foil, l’invenzione italiana che fa volare le barche

luna rossa vola in coppa america, foil

L’invenzione del foil risale all’inizio dello scorso secolo, quando vennero effettuati i primi test sul Lago Maggiore da parte di Enrico Forlanini, noto veterano dell’aviazione italiana. Gli esperti, poi, impiegarono questa tecnologia anche per i primi aliscafi, utilizzati soprattutto per traghettare i turisti. L’invenzione di questo tipo di tecnologia oltretutto è stata fondamentale per il rinnovamento e lo sviluppo degli sport nautici.

Cosa sono i foil?

I foil sono ormai uno strumento molto comune, adatti sia ad imbarcazioni commerciali sia da diporto. Si tratta di strutture sistemate sotto lo scafo che alzano l’imbarcazione sopra il livello dell’acqua. In questo modo si riduce drasticamente l’attrito, azzerandolo (o quasi), ottimizzando così velocità e consumi.

luna rossa prada pirelli foil
Luna Rossa che “vola” grazie ai foil

La “rivoluzione” del foil è grande al tal punto che quasi tutti i motoscafi di lusso più recenti ne sono dotati. Si utilizza anche in campo militare, per motovedette e imbarcazioni leggere per aumentarne la rapidità di manovra.

La componente elettronica ha un ruolo maggiore rispetto alle classiche imbarcazioni. La disposizione dei foil, infatti, varia automaticamente, molte volte al secondo, grazie all’ausilio di sensori a ultrasuoni, giroscopi, accelerometri e gps di ultima generazione.

Attualmente una delle start-up più quotate e note per la produzione di foil è Flying Foil. L’azienda produce dei foil per qualsiasi tipo di imbarcazione, anche di grandi dimensioni.
C’è anche la possibilità, dal 2022, di convertire navi già esistenti in aliscafi, efficienti dal punto di vista energetico e rispettosi dell’ambiente. Saranno, quindi, costruiti sistemi di foil su misura. ll processo sarà seguito direttamente in tutte le sue fasi, compresa la progettazione dei software che gestiscono i foil.

Come viene utilizzato questo tipo di tecnologia?

Ecco quali sono le applicazioni migliori dell’hydrofoil in giro per il mondo.
In Svezia c’è il C7, il primo motoscafo elettrico dotato di foil. Realizzato dalla Candela Speedboat, viaggia sopra il pelo dell’acqua grazie alle sue “ali” riducendo dell’80% l’attrito. In questo modo si risparmia sia sulla durata della batteria sia sulle emissioni di anidride carbonica.

Candela Speedboat C7, il primo motoscafo elettrico dotato di foil

Il C7 avrà uno scafo in fibra di carbonio, un motore tra i più silenziosi e dai consumi ridottissimi e sistemi di controllo all’avanguardia. La velocità massima di navigazione sarà di 30 nodi. Per ogni miglio nautico si consumano solo 0,1 litri di benzina, l’80% in meno di un classico motore.

Se l’hydrofoil è un’invenzione rivoluzionaria in tutto il mondo, potrebbe essere particolarmente utile in Norvegia. Data la conformazione del territorio, i traghetti sono i principali mezzi di trasporto per collegare un luogo all’altro. Per soddisfare le richieste di spostamento è stato progettato il Selfa Arctic, un traghetto veloce che coprirà distanze maggiori rispetto ai classici traghetti elettrici.

Il Selfa Artic avrà il telaio in fibra di carbonio per ottimizzare peso e resistenza. Alimentato da idrogeno, per una capienza di circa 275 passeggeri, sarà dotato anche due motori. Questi genereranno una potenza complessiva di 2000 kW, fino a raggiungere picchi di velocità di 45 nodi.

Più vicino a noi, in Francia, i ricercatori hanno progettato una piccola imbarcazione completamente elettrica. Parliamo del Seabubble, pensato per trasportare ben 5 persone, in totale comodità, al di sopra delle acque della Senna. C’è la presenza dei foil, che in questo caso pensati per rialzare il Seabubble fin dai 10 km/h.

Seabubble, la “bolla volante” con i foil

La particolarità di questa imbarcazione sta nel suo design futuristico, un mix tra elementi del settore navale e quello automobilistico. Il sistema di propulsione, il sistema idraulico e il design idrodinamico richiamano indubbiamente all’industria navale. La cabina di pilotaggio che ospiterà i passeggeri, invece, sembra quella di un’automobile futuristica.

Una nave adatta ad ogni tipo di onda

Dall’altro lato dell’Oceano Atlantico, a Seattle, negli States, presto navigherà la Bieker Boats. Capace di trasportare fino a 150 passeggeri, pesante 48 tonnellate, affronterà ogni tipo di mare, sia agitato sia piatto, con la stessa facilità. L’imbarcazione dalle grandi dimensioni sarà lunga circa 30 metri e larga di 6,77 metri. Il telaio, anche in questo caso, sarà in fibra di carbonio. L’alimentazione sarà di tipo ibrido: si useranno propulsori diesel per le tratte più lunghe e sistemi elettrici sulle brevi distanze, soprattutto nelle aree urbane e per il trasporto pubblico.

I primi incidenti con imbarcazioni dotate di foil

Con l’utilizzo di questo tipo di tecnologia, sono capitati anche gli incidenti. Recentemente, in Giappone, si stanno utilizzando sempre più traghetti dotati di foil, anche in vista delle prossime Olimpiadi. Uno di questi collega il terminal Takeshiba di Tokyo all’arcipelago di Izu. Una distanza di circa 100 chilometri percorsi in un tempo relativamente breve, ovvero 1 ora e 45.

L’imbarcazione costruita da Kawasaki Heavy Industries, ha un telaio in alluminio e dei foil che la sollevano del tutto dalla superficie dell’acqua. I posti disponibili a bordo saranno circa 240. L’incidente, in realtà, si è verificato un po’ di tempo fa e ha coinvolto un’imbarcazione e una balena. Nell’impatto sono rimasti feriti alcuni passeggeri, dato che si viaggiava sui 40 nodi.

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