Fin dalla comparsa sul mercato delle auto elettriche le case costruttrici giapponesi si sono dimostrate estremamente avverse alla conversione verso tipi di mobilità green.
A conferma di ciò. ultimamente Akio Toyota, il presidente di Toyota, ha criticato aspramente le automobili elettriche e i rispettivi produttori, ritenendo che esse siamo poco sostenibili e sopravvalutate. Tali dichiarazioni hanno ovviamente provocato tantissime polemiche..
A smentire quaste affermazioni ci ha pensato l’istituto di ricerca italiano RSE ( Ricerca sul Sistema Energetico) pubblicando i dati raccolti da vari studi e test effettuati a partire dal 2015 sia da case automobilistiche che da enti pubblici.
I risultati dimostrano come l’utilizzo di autovetture elettriche non ponga ovviamente fine a tutti i nostri problemi di inquinamento ambientale. Infatti, in fase di costruzione i motori elettrici causano un’emissione di CO2 maggiore rispetto a quelli alimentati da combustibili fossili. Questo però viene compensato dalle bassissime emissioni in fase di utilizzo. Nonostante i dati parlino chiaro, le persone contrarie alla e-mobility non sembrano voler vedere ragione.
Anche RSE ha focalizzato la sua attenzione sui problemi che potrebbero presentarsi, in particolare sulla scarsa disponibilità di energia ed il pericolo di sovraccarico della rete elettrica. Ciò potrebbe essere un ulteriore incentivo per un utilizzo maggiore di fonti di energia rinnovabili. Inoltre un mezzo per raggiungere questo obiettivo potrebbe essere il Vehicle-to-grid, un sistema che permette lo scambio di energia elettrica dall’auto alla colonnina o all’abitazione, e viceversa.
I fattori da valutare restano comunque molto vari per effettuare un’analisi precisa ed accurata del “ciclo vitale” di un’automobile elettrica o termica. Bisognerebbe infatti considerare anche le emissioni di anidride carbonica nei processi di costruzione ed utilizzo, la durata delle batterie, i modi in cui l’auto può essere ricaricata e molto altro. Ciò detto, in ogni caso, le auto elettriche sono le più ecosostenibili. Checché ne dicano i detrattori.